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Dario Fo e Carlo Petrini: Dialoghi sul cibo

Dario Fo - Carlo Petrini

Dialoghi sul cibo

Luglio 2011, Libera Università di Alcatraz a Gubbio.

Dario Fo e Carlo Petrini organizzano 4 giorni di dibattito ed eventi legati al cibo, all’alimentazione, a Slow Food e alle Comunità di Terra Madre.

Quelle che vi proponiamo in questo video-corso sono 5 ore di “chiacchiere e teatro”, dove Dario Fo e Carlo Petrini spaziano su cibo e alimentazione a 360 gradi. La cultura del cibo, le tradizioni, ma anche l’industria e l’agricoltura, in Italia e non solo.

Il VIDEO-CORSO

Parte 1 Il punto di partenza della lunga discussione è la preparazione a Expo Milano 2015, che la città si appresta a d organizzare e che Petrini si auspica, sia una vera fiere dedicata al cibo e all’agricoltura e non una sfilata di grandi multinazionali dell’agroalimentare. “La grande cucina nasce dalla povertà, non la inventano i tre stelle. L’hanno inventata le donne, generazioni su generazioni, con poca roba, in ogni angolo del pianeta. La trippa non l’hanno certo inventata i ricchi.” E il formaggio? E’ stato inventato da un disperato che voleva salvare il latte che nessuno comprava e ha inventato il caglio. In Italia sprechiamo una quantità industriale di cibo: 4.000 tonnellate al giorno, negli USA si arriva 22.000 tonnellate. Nonostante questo, anche in situazioni di crisi, la politica continua a proporre modelli e paradigmi di crescita: per risolvere il problema della fame bisogna produrre più cibo.

Parte 2 In questa seconda parte dei Dialoghi sul cibo tra Fo e Petrini Dario racconta la sua genesi di attore teatrale con le prime recite in dialetto sul Lago Maggiore. E da qui si passa a Bristin, il nonno di Dario Fo, contadino e straordinario conoscitore delle piante e dell’agricoltura. Dario racconta che era uno dei migliori. “Quando muore un contadino muore una biblioteca”. Antico proverbio africano citato da Carlo Petrini. La chiacchierata tra Fo e Petrini si sposta poi, per una breve parentesi, sui temi della politica e poi Petrini racconta le esperienze di Terra Madre e si parla infine di multinazionali: “Chi controlla il ventre (l’alimentazione) controlla il potere, controlla le persone.” Terra Madre sono 6000 comunità di agricoltori in 143 paesi del mondo. Dall’Amazzonia al Circolo Polare Artico! Tre i pilastri che governano Terra Madre: intelligenza affettiva, austera anarchia e santa pazienza!

Parte 3 In apertura Carlo Petrini racconta della nascita di Slow Food. Poi Dario introduce il discorso sull’industria: “la cosa terribile della società industriale è la mancanza di rispetto per la dimensione umana. Oggi lo sfruttamento è arrivato oltre la misura dell’accettabilità, perché all’uomo si toglie la possibilità di pensare, sognare”. Il fondamento della nostra cultura nasce tutto dal movimento contadino, spiega Dario. E’ stata la politica a dire che era invece la classe operaia. Da qui si arriva al concetto di “bene comune”, partendo dai forni collettivi, ancora oggi in funzione in molte parti d’Italia e Petrini torna sull’argomento Slow Food e sul progetto 1000 orti in Africa per dare a tutti il diritto al cibo. “Il diritto al cibo deve entrare nella costituzione di tutti i paesi”. Il 47% del budget dell’Unione europea va all’agricoltura, l’80% di questa parte va al 20% dei produttori. La Regina d’Inghilterra è una di quelle che prende di più. Ma è una battaglia che si può vincere, perché oggi abbiamo una sensibilità maggiore.

ACCESSIBILE, QUANDO VUOI

Poter acquistare online lo spettacolo ti offre la possibilità di godertelo quando vuoi, da solo , in famiglia o con gli amici. ATTENZIONE: una volta acquistato lo spettacolo sarà fruibile per 90 giorni, poi l'iscrizione scade.

QUANTO COSTA?

Il costo dello spettacolo è di 49,00 euro

Per ogni video-corso acquistato devolveremo 5 euro alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus per finanziare il progetto 10.000 orti per l’Africa

Pagamento Sicuro

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Fruizione Autonoma

Guardi il video quando vuoi tu, direttamente da casa tua! Ti basta un computer e una connessione al web

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Libera Università di Alcatraz