IL VIALE DELLE GIUSTE – Biografia Rita Atria (1974 – 1992)
IL VIALE DELLE GIUSTE - BIOGRAFIA
Rita Atria
(1974 - 1992)
Rita Atria è stata una testimone di giustizia italiana. All'età di undici anni perde il padre Vito, mafioso della locale Famiglia, ucciso in un agguato. Alla morte del padre Rita si lega ancora di più al fratello Nicola e alla cognata Piera Aiello. Da Nicola, anch'egli mafioso, Rita raccoglie le più intime confidenze sugli affari mafiosi a Partanna, una cittadina siciliana. Nel giugno 1991 anche Nicola Atria viene ucciso e sua moglie Piera, presente all'omicidio del marito, denuncia i due assassini e decide di collaborare con la polizia. Rita, a soli diciassette anni, nel novembre 1991, decide di seguire le orme della cognata, determinata a collaborare con i magistrati. Il primo a raccogliere le sue rivelazioni è il giudice Paolo Borsellino (all'epoca procuratore di Marsala), al quale si affeziona molto. Le deposizioni di Rita e di Piera, insieme ad altre testimonianze, permettono di arrestare numerosi mafiosi di Partanna, Sciacca e Marsala e di avviare un'indagine sul sindaco di Partanna Vincenzino Culicchia. Una settimana dopo la strage di via d'Amelio del 19 luglio 1992, in cui perde la vita il magistrato Paolo Borsellino, Rita si uccide a Roma, dove viveva in segreto, lanciandosi dal settimo piano di un palazzo di viale Amelia. Rita non è stata una pentita di mafia perché non ha mai commesso nessun reato di cui pentirsi. È stata una giovane donna dai grandi ideali, che ha combattuto in nome della giustizia. Lascia un segno indelebile nella storia del nostro paese, ricordata per la sua grande forza di volontà e la capacità di rinunciare a tutto, persino all’affetto della madre che l'ha ripudiata e che dopo la sua morte ha distrutto la sua lapide a martellate. Decide di vendicarsi contro il sistema mafioso, denunciandolo, chiedendo giustizia, per cercare di farla finita con quel mondo violento e corrotto. Rita, a soli diciassette anni, decide di lottare. Affida la sua vita a un programma di protezione, vivendo in segreto, cambiando nome, ma la mafia non intendeva lasciarla in pace. “Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare? Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo.” Rita Atria
Rita Atria – DONNA GIUSTA scelta dall’IIS “Giovanni Battista Vaccarini” di Catania dalla 5°G Liceo “Maffeo Vegio” di Lodi
Progetto nato in collaborazione con la Toponomastica femminile
IL PARCO MUSEO DELLA LIBERA REPUBBLICA DI ALCATRAZ
ALLA SCOPERTA DELL'UMBRIA